Il pizzaiolo Simone Palermo della pizzeria Triunfo 2.0, giovane d’età ma di grande esperienza internazionale

  di Fabio Sasso

FOOD — Il grande amore per la pizza è un sentimento che travalica le generazioni. La sua tradizione viene, imperterrita, portata avanti anche dai più giovani. Ne è esempio la storia di Simone Palermo, titolare della “Pizzeria Triunfo 2.0” a Napoli. Il locale è sito precisamente al Vomero. È aperto a pranzo e a cena. La sua sala ha a disposizione 18 posti a sedere, ma è possibile ordinare da asporto. La “Pizzeria Triunfo 2.0” vizia la sua clientela anche con un goloso street food.

Nulla è lasciato al caso grazie alla meticolosa attenzione di Simone Palermo che, nonostante l’età, vanta già un’importante esperienza alle spalle. Il giovane pizzaiolo ha, infatti, 27 anni. È nato e cresciuto ad Arzano, in provincia di Napoli. A 18 anni inizia la sua carriera professionale tra il bancone e il forno, apprendendo tutti i segreti del mestiere. Dopo due anni, vola ad Hannover, in Germania, dove resta come pizzaiolo per quattro anni. Simone Palermo decide, tuttavia, di non fermarsi. Torna in Italia e lavora per un periodo da Sorbillo a Milano e, successivamente, a Roma per la “Pizzeria Malaterra”. Simone è affamato di nuove esperienze, bramoso di arricchire il proprio bagaglio professionale con nuovi orizzonti. Decide di volare di nuovo all’estero. Sceglie Zurigo, in Svizzera, e ci resta per tre anni.

Il richiamo della propria terra, però, è sempre il più forte. Alla fine torna a casa e apre la “Pizzeria Triunfo 2.0” a Napoli. La passione e la vocazione per la pizza gli scorrono nelle vene da quattro generazioni, dal lato materno. La famiglia di sua madre, i Triunfo, gestivano infatti delle famose pizzerie nella Maddalena e a Gianturco. In entrambi i casi la specialità della casa era la celebre pizza a “ruota di carro”, soprannome per la grande dimensione.

Presso la “Pizzeria Triunfo 2.0” il cavallo di battaglia del menù è, invece, una pizza che permette l’incontro tra la pizza STG rivisitata e la pizza contemporanea. La sigla STG, ricordiamo, sta per Specialità Tradizionale Geografica. Indica una pizza tonda dal cornicione rialzato e farcita in maniera classica, come insegna la consuetudine partenopea. Simone Palermo valorizza il modello della tradizione aggiungendo al suo menù anche nuove soluzioni più innovative.

L’impasto è sempre pre-fermentato per garantire un risultato notevole sia nella stesura del panetto che nella digeribilità del prodotto cotto al forno. Da autodidatta Simone Palermo ha studiato a lungo le farine e gli impasti. Ha approfondito in maniera scrupolosa l’argomento per garantire il meglio a chi gusta la sua pizza. Per questo oggi è anche socio della PIA, ossia Pizza Italian Academy (Accademia della Pizza Italiana), presso cui le nuove generazioni possono apprendere il mestiere del pizzaiolo e realizzare un sogno. Una vera e propria vocazione per quanti, come Simone, sono innamorati della pizza e determinati a portare avanti una tradizione irriducibilmente gustosa.

Read Previous

Sostenibilità ed innovazione tra i temi della 22° edizione del Cibus

Read Next

Reportage tra Vignaioli e Cantine del Burgraviato – Seconda Parte

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Most Popular